"ArcticHubs", progetto Horizon 2020
Submitted by GiuliaMascadri on Thu, 14/09/2023 - 12:38
"ArcticHubs" è un progetto Horizon 2020 dal respiro internazionale che vede la collaborazione di 10 paesi a livello mondiale in cui sono presenti complessivamente 22 hub, ovvero nodi che ospitano una combinazione di attività economiche oppure un’industria principale o un mezzo di sostentamento, dove le sfide e gli impatti che la regione artica deve affrontare sono tangibili e acuti.
All’interno dell’Artico sono stati identificati cinque principali hub settoriali: piscicoltura, silvicoltura, turismo, estrazione mineraria e hub indigeni.
Inoltre, 7 centri di “apprendimento” esterni, situati in Canada, Austria e Italia, forniranno punti di confronto e controllo con i casi artici.
Il progetto mira a trovare nuovi strumenti e approcci adattivi per risolvere i conflitti sulle risorse locali e sul territorio.
L'obiettivo strategico di ArcticHubs è quello di sviluppare strumenti sostenibili e orientati alla soluzione per conciliare modelli concorrenti di sostentamento e uso del territorio negli hub artici e nei loro dintorni, rispettando al contempo i bisogni e le culture delle popolazioni locali (ad esempio Sámi a Fennoscandia).
Il progetto prevede che tali azioni contribuiranno a facilitare lo sviluppo economico degli hub artici che limiteranno gli impatti dannosi sui servizi ecosistemici (come la purezza dell’aria e dell’acqua, i prodotti legnosi e non legnosi) e miglioreranno migliorare la coesistenza di nuove industrie con le industrie esistenti e mezzi di sussistenza.
In termini pratici, ArcticHubs si concentrerà sull’ulteriore sviluppo e adozione di tre strumenti fondamentali:
- Sistemi informativi geografici a partecipazione pubblica (PPGIS)
- Linee guida per la “licenza sociale ad operare” (SLO)
- Costruzione di scenari futuri da applicare nell'Artico
Attraverso lo sfruttamento di strumenti di ricerca e partecipazione, ArcticHubs mira a generare impatti in tre aree critiche:
- Contribuire attraverso una maggiore partecipazione delle parti interessate e dei titolari dei diritti all’attuazione della politica integrata dell’UE per l’Artico.
- Contributo alle valutazioni del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), in particolare applicando metodi di previsione per prevedere gli effetti dei cambiamenti climatici sui mezzi di sussistenza locali e sulla fattibilità economica delle attività degli attori globali (ad esempio estrazione mineraria, turismo, piscicoltura, utilizzo della biomassa) nell’Artico.
- Interazione con le popolazioni indigene e le comunità locali, coinvolgendo metodi co-creativi e partecipativi. Questi saranno adattati per sviluppare ulteriormente codici di condotta come la Social License to Operate (SLO), per questioni di uso del territorio in cui i mezzi di sussistenza tradizionali possono spesso entrare in conflitto con attività più nuove.