Un’Italia in quota: 258 rifugi ci raccontano la loro quotidianità
Submitted by rbeltram on Wed, 23/04/2025 - 19:07
Seconda tappa del nostro viaggio tra le voci della montagna
Quando abbiamo lanciato l’indagine, ci auguravamo di ricevere un segnale di attenzione da parte della comunità dei rifugisti italiani.
Quel segnale è arrivato, forte e chiaro: 258 gestori hanno risposto al nostro questionario, rappresentando oltre un quarto dei rifugi attivi in Italia.
Un dato che ci ha colpiti non solo per la quantità, ma soprattutto per la qualità delle risposte, dense di esperienza, osservazioni e proposte.
I gestori che hanno partecipato provengono da tutte le regioni italiane, con una rappresentanza particolarmente alta in alcune aree:
Valle d’Aosta (36%), Lombardia (30%), Piemonte (28%), Toscana (42%), Emilia-Romagna (33%), Calabria (67%), solo per citarne alcune.
Questi numeri riflettono bene la distribuzione dei rifugi lungo la penisola, confermando che il nostro campione può essere considerato rappresentativo della realtà italiana.
Che rifugi ci hanno risposto?
I rifugi che hanno partecipato sono diversi tra loro, ma uniti da una forte identità territoriale.
Abbiamo raccolto dati su:
- Tipologia e proprietà: il 43% è affiliato al CAI, il 32% è privato, il 25% pubblico (es. comunale).
- Stagionalità: solo il 22% resta aperto tutto l’anno; la maggior parte opera in estate o nei fine settimana.
- Accessibilità: il 28% è raggiungibile in auto, ma la grande maggioranza richiede almeno una camminata di mezz’ora, elemento che incide anche sulla pressione turistica.
- Servizi offerti: la quasi totalità offre pernottamento e ristorazione, spesso con attenzione a diete speciali. Cresce anche la proposta di servizi “extra”, come le ricariche e-bike, le gite con guida, piccoli spazi vendita o, in pochi casi, addirittura SPA.
Chi sono gli ospiti?
Tra gli utenti più presenti troviamo:
- Escursionisti (96%)
- Famiglie (83%)
- Alpinisti e bikers, anche elettrici, in crescita costante
- Ma anche un turismo nuovo, occasionale, più distante dalla cultura tradizionale della montagna
Le riflessioni sui nuovi visitatori – e le implicazioni per la gestione – saranno al centro della prossima tappa del nostro racconto.
Per ora, vogliamo condividere una semplice verità: i rifugi italiani sono tanti, diversi, e straordinariamente vivi.
Hanno ancora molto da dire, e noi continueremo ad ascoltarli.